giovedì 6 maggio 2010

Preghiera

Salmo 31- 9/10
"Abbi pietà di me,o Eterno,perché sono angosciato;il mio occhio,la mia anima e le mie
viscere sono consumati dal dolore,
perché la mia vita vien meno per l'afflizione e i miei anni per il pianto;la mia forza
viene

meno a causa della mia iniquità e le mie ossa si consumano."



I versetti del salmo riflettono molto bene la mia condizione fisica e morale del momento,anche poco fà sono stato assalito da un attacco di autocommiserazione e mi sono commosso di me stesso.Guardando la mia condizione fisica non c'è da stare allegri,le mie patologie si aggravano e vedo con terrore avvicinarsi il momento in cui dipenderò completamente da estranei anche per svolgere le mie più intime necessità.
Ogni giorno,come fossero stati lì,nascosti dentro di me ad attendere il momento favorevole,nuovi malesseri,o forse nuovi indizi di nuove patologie,appaiono per dare inizio al loro sistematico lavoro demolitorio.
Non nego,che per la prima volta in vita mia,ho contemplato l'idea che la vita può anche finire,ma il pensiero del nipotino che ho e all'altra che a giorni mi nasce,ho scacciato da me il pensiero molesto,voglio vederli crescere,voglio avere il tempo di amarli.
Sono solo e stanco mio Signore,lo vedi,quasi certamente il mio comportamento non meritava di meglio,ma siccome io non credo che tu voglia punirmi per le mie colpe,cerco fiducioso il tuo soccorso.Dammi la forza Signore,te ne prego.


Un sentimento,che fino ad adesso avevo sperimentato poco,la noia,rischia di diventare un mio compagno di vita quotidiano,temo moltissimo la sua azione devastante.

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